La bellezza in un ricordo di Elena Guaccero
Ho avuto il privilegio di conoscere Elena Guaccero nei primi anni 90. La sua casa, come spesso accade, parlava di lei ancora prima di averla conosciuta. Era una casa particolare, qualcosa di bello, ma insolito, un’impronta moderna ed elegante, diversa dalle case che avevo visto a Venezia. Il colore era un elemento molto importante così come la luce. I quadri alle pareti e le innumerevoli sculture geometriche di legno che occupavano un’intera parete del soggiorno sono opera sua: c’è una perfetta armonia tra quei colori sgargianti, i mobili veneziani e il colore dell’acqua del canale della Giudecca che entra col cielo a far parte di questo interno affascinante.
Elena era sempre là seduta al suo tavolo enorme con le mani in movimento a «creare» le sue innumerevoli forme.
Gentile e raffinata mi sono sempre sentita onorata a poter frequentare quella casa e le sue figlie Alessandra e Anna-Maria.
Silvia Cantarini