L’alfabeto di Elena
L’alfabeto di Elena è un ghiribizzo, un capriccio artistico. Lei riesce a tradurre un sistema di segni grafici, di per sé astratti, in rappresentazioni visive dall’impatto espressivo immediato, disegni dai colori brillanti che attingono ad un immaginario collettivo, storico, familiare – rendendoci partecipi e complici – e nello stesso tempo personale ed estroso, che c’incanta e ci fa sognare.
Le sue lettere ci portano, pagina dopo pagina, col sorriso sulle labbra, in un mondo onirico e ludico, dove il reale si mescola con il fantasioso.
Un mondo tenero dove perfino il crudele Nerone ha l’aria birichina suonando la lira mentre i romani danzano con le fiamme come in un balletto, dove il Leone mansueto è nettare per le farfalle con la sua barba fiorita, dove il Drago ridente trasporta i cinesini nel cielo stellato, il Gigante gentile dagli occhi azzurri si prende cura di pecore e paracadutisti, e gli UFO portano i nostri amici alieni a farci visita.
Un mondo favoloso dove Venezia è una città sospesa nel cielo e i gabbiani chiacchierano appollaiati su bastoncini di zucchero d’orzo, dove gli Elefanti biondi portano scarpette da bebè, e gli eleganti Canguri, collane azzurre e sciarpe rosse.
Un mondo di dolcezza dove i piccoli eschimesi si arrampicano sullo spruzzo perlato della Balena e gli Orsacchiotti sono golosi di angurie.
Un mondo surrealistico dove i pesciolini rossi sono denudati dai Raggi X e il Quadro rispecchia gli altri quadri del museo e i visitatori che, a loro volta, ci guardano con aria stupita ed ingenua.
Le lettere sono gli ingredienti della scrittura, questo codice stabilito per dare forma alle nostre idee e ai nostri sentimenti. La scrittura ci può essere stretta, si può fare fatica a fissare con simboli grafici delle emozioni che neanche la parola orale e il gesto a volte riescono ad esprimere. Ma la scrittura è anche il veicolo geniale, potente e liberatorio di menti feconde o pudiche, lo strumento che permette di immortalare poesie, storie straordinarie e scoperte, racconti di vita quotidiana e la prima parola di un bambino.
Le lettere di Elena sono tutto quello, ci toccano con la loro freschezza e ci stupiscono con la loro libertà, ci spalancano le porte di un mondo infinito, quello di una mente indipendente e svincolata dai preconcetti e dai modelli predefiniti, una mente perennemente in cammino.
Véronique Mounition